La ciliegina sulla torta di un lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico del territorio è arrivata il 26 aprile scorso. Quando, a pochi giorni dall'apertura della nuova campagna di scavi a Santa Mustiola, nella frazione di Ghizzano, il Museo Archeologico di Peccioli si è visto riconoscere la “qualifica” di museo di rilevanza nazionale. Un'ulteriore tappa in un percorso di crescita ed evoluzione che va avanti quasi da due decenni ed è confermato dal sempre maggiore interesse sia per il Museo che per l’Area Archeologica. Appassionati di archeologia, ma anche semplici cittadini e turisti, stanno mostrando grande curiosità nei confronti del sito ghizzanese di Colle Mustarola. Un luogo posto su una collinetta al confine tra le province di Pisa e Firenze e lungo una delle strade più importanti visto il collegamento verso Roma. E dal quale, in particolare nelle ultime campagne di scavi, stanno emergendo reperti in grado di raccontare la storia del territorio pecciolese in diverse epoche. Dalla cisterna romana, unica nel suo genere in tutta la Valdera, passando per i segni dell'insediamento dei Longobardi fino alla chiesa, edificata intorno all'anno Mille, poi crollata e le cui pietre potrebbero essere addirittura state saccheggiate e utilizzate dalla popolazione locale in tempi più recenti per costruire alcune delle case di quella che è l'attuale frazione di Ghizzano.
In allegato il comunicato stampa e alcune foto