Brett Littman, il curatore che studiando Peccioli racconterà la comunità e il borgo ai newyorkesi: ecco come nasce la mostra “Trash to Beauty”.
Littman ha supervisionato 150 mostre e ne ha curate più di 30 negli ultimi 16 anni: «All’Istituto Italiano di Cultura di New York valorizzeremo qualità della vita, ecologia, infrastruttura civica, cultura, sviluppo economico ed energia sociale»
Nel suo lungo curriculum dagli interessi multidisciplinari ci sono almeno 150 mostre supervisionate e più di 30 curate direttamente in poco più di 15 anni. Un’esperienza che il critico d’arte e saggista americano Brett Littman ha messo a disposizione di una comunità, quella di Peccioli, per trovare la chiave giusta per raccontare il cuore della Valdera nella Grande Mela. A New York, infatti, il 19 febbraio verrà inaugurata “Trash to Beauty”, letteralmente dal rifiuto alla bellezza.
«In tutto il mondo ci sono molte città e municipalità che hanno adottato o utilizzato arte contemporanea, architettura o creatività per valorizzare la reputazione, generare turismo e rigenerare le economie di luoghi apparentemente “morenti” – spiega Littman -. In molti casi, però, questi progetti sono come astronavi aliene che atterrano e poi decollano di nuovo, lasciando un impatto limitato sulla sopravvivenza a lungo termine e sulla crescita delle comunità locali. La storia di come la cultura contemporanea è arrivata a Peccioli e l'impatto che ha avuto segue un modello radicalmente diverso. Un modello che la pone al centro di un diagramma di Venn autosufficiente che dà priorità alla qualità della vita, all'ecologia, all'infrastruttura civica, alla cultura, allo sviluppo economico e all'energia sociale».
Partendo da questo assunto Littman ha pensato agli spazi espositivi unendo vari elementi che vanno dagli eventi culturali alle infrastrutture civiche passando per le energie sociali, gli aspetti ambientali e tutti gli elementi che compongono il mosaico del Sistema Peccioli. Un viaggio, raccontato anche al pubblico americano, che decollerà il 19 febbraio con il taglio del nastro dell’esposizione, alla presenza di una nutrita rappresentanza di cittadini pecciolesi.
In allegato il comunicato stampa e alcune foto.