«Andiamo al Macca di Peccioli». Presto questa frase potrebbe diventare un modo alternativo di dire «andiamo a Peccioli». Sì, serve una spiegazione, lo sappiamo. Ma possiamo dire che presto a Peccioli vedrà la luce il primo museo di arte contemporanea a cielo aperto d'Italia (da qui l'acronimo Macca). Dopo essersi visto riconoscere il museo archeologico dal Ministero della Cultura come struttura di livello nazionale, Peccioli rilancia e inizia a mettere le basi per un nuovo ambizioso progetto. Ambizioso perché si ispira, almeno nel concept iniziale, ai grandi musei internazionali come il Moma, il museo di arte moderna di New York.
Non esiste, infatti, in tutta Italia un museo pubblico d'arte contemporanea a cielo aperto. A partire dal 1991, infatti, con “Specie di spazi” a cura di Rita Selvaggio e gli interventi degli artisti Vittorio Messina, Vittorio Corsini e Hidetoshi Nagasawa., opere e installazioni presenti nel territorio sono diventate, al luglio 2022, poco meno di settanta. Da qui la scelta del Comune di Peccioli, in collaborazione con Belvedere Spa e Fondazione Peccioliper, di “istituzionalizzare” e trasformare in un punto di riferimento culturale più strutturato, e con un brand riconoscibile, il nuovo museo.
Il Macca di Peccioli, comunque, potrebbe presto avere anche un suo luogo fisico. Uno spazio allo studio dell'amministrazione comunale ma che sicuramente sarà nel cuore del centro storico.
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