Peccioli e le sue frazioni sono piccoli borghi di origine medievale con chiese, dimore storiche, punti panoramici e vicoletti pedonali.
PROPOSITURA DI SAN VERANO
Situata nel cuore del paese, la propositura di Peccioli è dedicata a San Verano di Cavaillon.
Edificata probabilmente tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, ha mantenuto la sua costruzione trecentesca originaria e ha il prospetto scandito da cinque arcate cieche, decorate da eleganti losanghe, di ispirazione pisana, mentre i fianchi sono movimentati da archetti pensili. Nel campanile, realizzato nel 1885, si scorge ancora l'antica struttura medievale. La facciata in stile romanico-pisano è stata restaurata nell'Ottocento ripristinandone le sue antiche forme.
L'interno, diviso in tre navate, è stato più volte modificato e nel 1580 è stata aggiunta la cappella dell'Assunta al cui interno sono incluse tre tele del pittore secentesco fiorentino Jacopo Vignali; dello stesso autore si conserva l' Assunzione di Maria.
Si segnalano anche un Crocifisso del XVIII secolo, una Madonna con Bambino e santi di Neri di Bicci (1464), e due dipinti di scuola pisana del XIII secolo: Storie di San Nicola di Bari e Madonna con Bambino.
CHIESA DELLA MADONNA DEL CARMINE
La chiesa della Madonna del Carmine, eretta sulla Piazza del paese che all'epoca era detta Piazza del Fosso e che per questo motivo fu detta popolarmente la “Madonna del Fosso”, fu costruita nel 1642 in laterizi ed è circondata su tre lati da un portico. Come ricordano due lapidi all'interno, essa fu completamente restaurata nel 1850 in seguito ai danni causati dal terribile terremoto di quattro anni prima che aveva devastato la zona della Valdera e delle colline pisane.
La chiesa precedente risaliva alla metà del Seicento; di essa rimangono gli altari laterali in pietra serena e, forse, un dipinto murale raffigurante la Madonna in trono e i santi.
PALAZZO PRETORIO
Il Palazzo Pretorio è un edificio il cui impianto risale all'epoca medievale, rimaneggiato tra il XVIII e il XIX secolo.
Sulla facciata del Palazzo colpiscono i 19 stemmi appartenenti alle famiglie notabili e ai podestà che qui esercitarono il loro potere.
E' la sede attuale del Museo di Palazzo Pretorio.
LA TORRE CAMPANARIA DEL BELLINCIONI
Eretto nel 1885 ad opera dell'architetto Luigi Bellincioni, il campanile della chiesa di San Verano è un esempio di stile eclettico, molto in voga all'epoca. Per gli abitanti locali è uno dei più importanti simboli del paese. Viene soprannominato il campanile delle pellicce in quanto sulla pietra porosa che lo costituisce erano soliti nascere dei fili d'erba che ricordavano una pelliccia. Da questo nacque anche il nomignolo "pellicciai" per denotare i pecciolesi.
PIAZZA DEL POPOLO
La Piazza del Popolo di Peccioli è adornata per un lato da un bel loggiato sotto il quale i paesani si ritrovano per stare in compagnia. Su un altro lato della piazza si trovano il palazzo del Municipio e il palazzo Pretorio, mentre sul lato opposto si trova la chiesa di San Verano con la torre campanaria. Curiosamente, la facciata della chiesa dà sul lato opposto e non sulla piazza.
IL PUNTO PANORAMICO DELLA CASTELLACCIA
Al centro del borgo di Peccioli si trova un ripido terrapieno che raggiunge l'altezza dei tetti dei palazzi a 3 o 4 piani che lo circondano. Originariamente era il luogo dove si trovava una fortificazione oggi scomparsa e per questo si chiama ancora "la castellaccia". Il luogo è accessibile tramite una scalinata e costituisce il punto più panoramico del borgo.
PALAZZI, CHIASSI E VICOLETTI DEL CENTRO STORICO
Il centro del paese di Peccioli presenta alcuni palazzi storici con facciate rinascimentali, ma pe lo più è caratterizzato da vie strette e vicoletti ripidi tipici dei borghi medievali che vengono chiamati "chiassi".
CINEMA PASSEROTTI
Il Cinema Passerotti fa parte del patrimonio collettivo di tutti i pecciolesi. Iniziò la sua attività nel lontano 1927 e chiuse nel 1983 quando, in seguito al tragico incendio avvenuto al cinema Statuto di Torino, cambiò profondamente l’apparato normativo sulla prevenzione incendi.
Oggi l’Amministrazione Comunale, grazie ad un’accurata opera di restauro, offre alla cittadinanza e al visitatore uno spazio con una nuova funzione che permette però di continuare a percepire di essere dentro a quella storica struttura.
Un nuovo posto di passaggio e di sosta sociale, una sorta di giardino d’inverno dove trascorrere momenti quotidiani e al tempo stesso luogo di eventi speciali estemporanei.
CAFFE' HAUS
All’estremità meridionale del centro storico di Peccioli sorge il Caffè Haus: la palazzina in stile neoclassico era una delle proprietà della famiglia dei Dufour Berte, proprietaria anche del palazzo di via Carraia e della fattoria delle Serre.
Il Caffè Haus con il suo giardino che gode di una ampissima vista panoramica, deve il suo nome al fatto che qui, seguendo la nuova moda asburgica importata dal Granduca di Toscana, si ritrovavano le famiglie per degustare appunto il caffè e per socializzare.
Oggi sono state sistemate ed arredate le zone adiacenti al giardino realizzando un’area pic-nic e spazi pubblici, oltre all’installazione del primo parco avventura urbano “Peccioli Avventura” situato tra i tetti del centro storico in una posizione straordinaria.
La fumettista Silvia Rocchi ha realizzato oltre 45 metri di disegni che abbracciano il Caffè Haus raccontando la realtà di una vita di campagna viva nei ricordi degli anziani.
PALAZZO SENZA TEMPO
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SOVRAPPASSO PEDONALE DI VIA MAZZINI
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CHIESA DELLA MADONNA DELLE SERRE
Da via della Costia si imbocca via delle Serre dove, isolata in mezzo alla campagna, sorge la piccola Chiesa della Madonna delle Serre, dedicata alla Madonna della Neve. L’edificio, le cui origini pare risalgano al lontano 1356, è appartenuto alla famiglia Almeni, poi a Giovanni Filippo Berte che fece mettere sulla facciata il proprio stemma.
La chiesa è stata oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo a cura della Fondi Rustici S.r.l.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
La chiesa di Santa Maria Assunta si trova a Fabbrica, frazione del Comune di Peccioli.
Già citata nel X secolo in documenti lucchesi, esempio notevole di architettura romanica in Valdera, la chiesa attuale pare risalire al XII secolo, ma ha subito rifacimenti nel 1405, a spese della famiglia Gaetani, nel XVIII secolo e ancora nel 1832.
Nel 1959 un ripristino ha riportato in vista un paramento in pietra e recuperato quanto restava della veste più antica.
È a tre navate divise da colonne e da pilastri alternati e presenta tre absidi di cui quella centrale modificata per contenere un coro; sulla facciata sono murati elementi decorativi ed archetti pensili che erano all'esterno dell'abside centrale. Conserva un insieme di arredi e sculture in terracotta invetriata di pregio notevolissimo da attribuire a Benedetto Buglioni. Di degne dimensioni è la tavola della Madonna col Bambino e i Santi di ambito filippinesco e una Ultima Cena di Paolo Guidotti, artista lucchese del Seicento.
CAPPELLA DI SAN ROCCO
La Cappella è dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano e si trova nella frazione di Fabbrica. Al suo interno è conservata la scultura in terracotta della Madonna del Latte e del dipinto su tela che la contorna. Sia la Cappella che il gruppo della Madonna del Latte sono stati oggetto di restauro, rafforzando il legame che unisce i fabbrichesi al piccolo oratorio.
CHIESA DI MONTECCHIO
La Chiesa situata nella frazione di Montecchio è dedicata a Santa Lucia e San Pancrazio e chiude ad ovest il piccolo borgo. Costruita nel Medioevo insieme al castello nel punto più alto, ha subito nel corso degli anni varie modifiche fino ad assumere l’aspetto attuale nell’Ottocento.
ORATORIO DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
A Ghizzano nel semplice oratorio neogotico dedicato alla Santissima Annunziata si custodisce un'Annunciazione in legno intagliato e dipinto, attribuita a Tommaso Pisano.
CHIESA DEI SANTI GERMANO E PROSPERO
La Chiesa dei Santi Germano e Prospero si trova nella frazione di Ghizzano ed è chiesa parrocchiale. Risale al periodo del Medioevo ed è stata riedificata dalle fondamenta nell’Ottocento.
E’ stata oggetto di un recente intervento di restauro conservativo delle pitture murali interne e delle facciate esterne.
LA CAPPELLA DI SANTA CATERINA
La cappella di Santa Caterina si trova a Legoli, frazione del comune di Peccioli, diocesi di Volterra.
Questo monumentale tabernacolo oggi si presenta simile ad una piccola cappella, dopo che, nel 1822 Alessio del Fanteria costruì intorno al tabernacolo realizzato intorno al 1479 questo piccolo oratorio a valenza funeraria, dedicandolo a Santa Caterina.
Benozzo Gozzoli, coadiuvato da alcuni aiutanti, ne affrescò nel 1479-80 tutti e quattro i lati.
Proprio nell'estate del 1479, infatti, la peste, che stava imperversando in tutta la Toscana, giunse anche a Pisa, dove Benozzo soggiornava, rendendo la situazione critica. Da qui la decisione di trasferirsi con tutta la famiglia a Legoli: Benozzo scelse Legoli probabilmente per accordi precedentemente stipulati con questa comunità per la decorazione di questo monumentale tabernacolo.
Negli estradossi dell'arco della facciata principale è raffigurata l' Annunciazione, mentre nella copertura si trovano gli Evangelisti e i Padri della Chiesa, con al centro il Cristo benedicente, che introducono il soggetto principale della parete di fondo, una Sacra Conversazione con tre angeli reggicortina; nella parete destra è il Cristo portacroce su uno sfondo di città; gli altri due lati presentano internamente a nord il Martirio di San Sebastiano, a sinistra la Crocifissione con la Vergine e i Santi Francesco, Domenico, Giovanni Evangelista e, nei pilastri, San Michele Arcangelo e l' Incredulità di San Tommaso.
CHIESA DEI SANTI GIUSTO E BARTOLOMEO
La Chiesa è collocata nel punto più alto del paese di Legoli e per questo è detta “Chiesa Alta”. È menzionata nei documenti a partire dal Duecento ed è stata oggetto di un recente restauro e risanamento conservativo.
CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO
L’attuale Chiesa di Libbiano intitolata ai Santi Pietro e Paolo è stata costruita nel 1756 dalla famiglia pisana dei Santucci su progetto di Ignazio Pellegrini. Si presenta in stile barocco e all'interno è conservato un pregevole organo realizzato da Marcello Paoli tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo.