Il cannocchiale di Galileo
Domenica 31 maggio alle 18 verrà presentato a Palazzo Pretorio il “Cannocchiale di Galileo”, una riproduzione fedele del cannocchiale utilizzato dallo scienziato, realizzata da Enzo Rossi, esperto e appassionato del settore, che ne illustrerà le fasi di costruzione e il funzionamento.
L’esemplare, denominato “Galilenzo”, era stato creato e donato nel 2009, in occasione della ricorrenza dei quattrocento anni dalle prime osservazioni del cielo effettuate da Galileo, al Comune di Peccioli. Al museo di Storia della Scienza di Firenze sono custoditi due esemplari originali costruiti dal Galilei (gli unici pervenuti fino a noi). Osservandoli, si percepisce che qualcosa di grandioso era stato fatto con quegli strumenti e che da lì in poi, molti dei segreti dell’universo sarebbero stati svelati all’uomo. E proprio il cannocchiale utilizzato nel 1609 è stato riprodotto con l’intento di mettere in comparazione le modalità di osservazione di Galileo e le attuali.
Per la realizzazione del cannocchiale sono stati utilizzati materiali semplici: cartone, per la realizzazione del “tubo”, legno, per il supporto dell’obiettivo e lenti oculati. Enzo Rossi è nato a Peccioli il 16 febbraio 1941, nel 1961 entra a far parte del personale dell’I.N.F.N. in qualità di tecnico esecutivo presso la sezione di Firenze. Due anni dopo entra come collaboratore universitario all’Istituto di Fisica dell’Università degli Studi di Firenze. Dal 1978 al 1997 prende parte attiva come collaboratore scientifico presso la Cattedra di Fisica dello Spazio dell’Università degli Studi di Firenze.